Nain
I tessitori di Nain hanno diffuso la loro tecnica in molte aree della Persia: a Qazvin, Varamin e in altri centri minori, come Kharman, Kuhandaj, Biabanak, Bagher Abad e Pishuah.
I tessitori di Nain hanno diffuso la loro tecnica in molte aree della Persia: a Qazvin, Varamin e in altri centri minori, come Kharman, Kuhandaj, Biabanak, Bagher Abad e Pishuah.
Alcuni sono di grande formato (fino a 400 X 600 cm).
La professionalità e l'abilità dei tessitori, già versati nella produzione di tessuti finissimi, fa dei Nain i tappeti più fittamente annodati di tutta l'Iran, con densità di nodo che spazia tra a i 5000 e gli 8000 nodi a dmq.
Nel bazar locale, frequentatissimo, i tappeti Nain vengono distinti in shesh-la, con l'ordito composto da sei filati ritorti dapprima tre a tre, a "S", e quindi a "Z", e i noh-la, con l'ordito composto da nove filati(raramente vi si trovano i chahar-la,con l'ordito composto da quattro filati) .
Per la struttura dei Nain ci si avvale del cotone, più raramente della seta. Quest'ultima è invece sempre usata nel corso dell'annodatura per sottolineare con lumeggiature candide i profili del disegno.
È proprio questa tecnica, detta gharty, la caratteristica principale dei Nain, i disegni acquistano un rilievo particolare sotto la luce per effetto dei profili scintillanti in seta bianca.
I colori più usati sono scelti nella gamma di quelli freddi: blu, nocciola e crema.
La seta è solitamente bianca e i disegni sono tradizionali, quasi monotoni nella loro ripetizione: medaglioni tondeggianti ripresi ai cantonali,volute floreali sul campo, bordi herati.
Solo occasionalmente si ritrovano esemplari con motivi floreali a pieno campo oppure con scene di caccia.
II villaggio di Tudeshk, sito a breve distanza da Nain, ne ha seguito i passi: vi sono stati tessuti alcuni tra i migliori Nain degli anni Quaranta e Cinquanta.