La città di Nain sorge a un centinaio di chilometri da Isfahan, a metà strada tra Isfahan e Yazd, ai limiti dell'immenso altopiano desertico della Persia centrale. Nain inizia la sua tradizione nella tessitura del tappeto negli anni Trenta. I tappeti di Nain sono realizzati nelle tradizionali dimensioni rettangolari già proprie degli Isfahan, con nodo asimmetrico. Località importanti come Isfahan e Kashan ha influenzato l'iconografia locale, che in parte imita i disegni e gli impianti decorativi dei due famosi centri, riprendendo in particolare gli schemi a medaglione e a nicchia. Nain da subito ha saputo dare alla sua produzione quel tocco di finezza che veniva da tempo ricercata da un'elite di intenditori grazie all'opera di abili maestri, tra cui Habibian. I tappeti Nain vengono tessuti su di telai verticali. Ordito e trama sono abitualmente in cotone. La trama passa due volte tra un allineamento di nodi ed il successivo, il vello è in lana ed è tagliato molto raso. Spesso nella decorazione viene utilizzata la seta bianca questa particolare lavorazione mista serva a mettere in risalto alcuni motivi della decorazione del tappeto. I disegni floreali sono cesellati grazie a una tecnica che prevede nodi in seta bianca lungo i contorni dei decori, conferendo all'insieme un effetto di rilievo luminoso. Solo occasionalmente si ritrovano esemplari con motivi floreali a pieno campo oppure con scene di caccia. I colori sono tenui, con prevalenza di azzurro, blu, rosso cardinale, bianco panna. La professionalità e l'abilità dei tessitori, fa dei Nain i tappeti più ricercati di tutta l'Iran, La densità dei nodi varia da 5000 a 10000 per dmq. I tappeti Nain vengono distinti in 6-La o detto anche Sei-Fili, l'ordito è composto da sei filati ritorti dapprima tre a tre, i 9-La, o detto anche Nove-Fili, l'ordito è composto da nove filati, i 4-La, o detto anche Quatro-Fili con l'ordito composto da quattro filati. Di ottima qualità è anche la produzione del vicino villaggio di Tudeshk, a cui si devono magnifici esemplari annodati alla metà del Novecento. La scelta cromatica è tipica di questa provenienza: molto frequenti, cosi , per il fondo come per la decorazione, i colori chiari: beige, avorio e bianco, spesso affiancati dal verde chiaro e dall'azzurro